Nulla da fare per i pur generosi ragazzi di Michele Braini, che dopo un primo tempo giocato sostanzialmente alla pari, in cui le uniche occasioni da una parte e dall’altra si esauriscono senza esito nei primi istanti di gioco, subiscono due reti dubbie nella ripresa e non riescono a riagguantare il pareggio nonostante il forcing finale.
Il primo goal per gli ospiti arriva dopo pochissimi secondi al rientro in campo dopo il riposo: Aiello blocca a terra il tentativo di incursione ospite in area, la palla gli sfugge ma è ancora nel suo pieno controllo, l’attaccante lo aggredisce con decisione sottraendogliela e servendo il compagno Coren totalmente libero in mezzo all’area, che ha gioco facile per appoggiarla nella porta sguarnita. 0-1 con goal probabilmente viziato da fallo sul portiere, ma l’arbitro era proprio a due passi. Da quel momento gli animi si accendono anche eccessivamente, con una conduzione arbitrale piuttosto incerta che ha l’effetto di accendere scaramucce (quasi sempre verbali) fra giocatori, fra le panchine ed anche con il pubblico. Gli ospiti mettono al sicuro il risultato con un gran tiro di Murati che incoccia sulla traversa rimbalzando oltre la linea di porta, almeno secondo il guardaline: discussioni e proteste sono inutili, è il raddoppio per l’Azzurra. In un clima da corrida gli ultimi venti minuti vedono la veemente reazione dei lupetti, che riescono a dimezzare lo svantaggio su rigore con Davanzo in pieno recupero. A pochi istanti dal fischio finale, con il Trieste Calcio interamente riversato in attacco alla disperata ricerca del pareggio, un errore difensivo favorisce l’inserimento di Murati che viene atterrato al limite (ma dentro) l’area: lo stesso attaccante trasforma e si può andare sotto la doccia con un passivo troppo pesante per quello che si è visto in campo.
Classifica che si fa nuovamente pericolante, con un solo punto di vantaggio sulla zona play out, alla vigilia di un derby fondamentale a Sant’Andrea domenica prossima.