Dopo la clamorosa prestazione della scorsa settimana, ed i tre punti arrivati con un risultato roboante, tutto lasciava presupporre che la Prima Squadra di Michele Braini potesse tornare dalla trasferta di Aquileia perlomeno con un risultato positivo.
Ed invece, ceome purtroppo accaduto in più di una occasione in questo campionato, i biancorossi raccolgono pochissimo “on the road” e vengono spesso puniti ben al di là dei propri demeriti. Accade così anche nella città della Basilica, al termine di una partita in cui probabilmente il risultato più equo sarebbe stato il pareggio, magari, alla luce delle pochissime occasioni create da una parte e dall’altra, uno zero a zero.
Il match viene segnato da un clamoroso svarione arbitrale, che che nega un rigore piuttosto netto per un fallo di mano che blocca Ruzzier lanciato a rete. Il match è bloccato, entrambe le formazioni faticano le pene dell’inferno per creare occasioni credibili, un eventuale vantaggio diventerebbe facilmente decisivo. Lupetti praticamente mai pericolosi, si va al riposo prevedibilmente sullo 0-0.
La ripresa non porta novità rispetto alla prima frazione. Solo un malaugurato svarione difensivo a dieci minuti dalla fine permette ai friulani di passare in vantaggio. Cinque minuti dopo, su classica azione di contropiede (probabilmente viziata da fuorigioco, ma non sarebbe cambiato molto) i padroni di casa raddoppiano togliendo ogni velleità di recupero ai biancorossi.
Trieste Calcio fermo a 14 punti, esattamente a metà classifica: decisamente pochi per le potenzialità e le qualità di questa squadra, che ha dimostrato di poter essere debordante e divertente. Domenica prossima si torna a Borgo San Sergio per un match in cui sarà necessario tornare a conquistare i tre punti, un match insidioso contro la Pro Romans, ferma a cinque punti in piena zona playout e dunque alla ricerca di vitali punti salvezza.