Roianese – Trieste Victory Academy 0-0
In una partita pesantemente condizionata dalle decisioni arbitrali la squadra di mister Biloslavo (oggi squalificato ed a soffrire in tribuna) sfodera una prestazione orgogliosa, reagendo a ben tre espulsioni, resistendo senza correre particolari pericoli, ed anzi tentando il colpaccio fino all’ultimo minuto in 8 contro 11. Gran bella squadra questa Roianese, la cui classifica appare bugiarda fin dalle prime battute: infatti sono i bianconeri di Sciarrone, per l’occasione padroni di casa a Borgo San Sergio, a dettare i ritmi e mantenere costantemente l’iniziativa con una manovra precisa e ben orchestrata a centrocampo. L’Academy bada soprattutto a difendersi, a giocare in interdizione e tentare di ripartire. La prima metà del primo tempo è piacevole, con le squadre che si affrontano a viso aperto fino all’espulsione, per doppia ammonizione, di Ruzzier. Da quel momento l’aspetto tecnico passa in secondo piano, a prevalere sono soprattutto carattere e nervi saldi. Le espulsioni si moltiplicano allo stesso ritmo dello stato confusionale in cui versa il direttore di gara, e per assurdo, nonostante la doppia (e poi la tripla) superiorità numerica a chiudersi è proprio la Roianese. L’Academy infatti, un po’ per la reazione emotiva, un po’ per la maggiore esperienza, alza il baricentro dell’azione, tenta di pungere con veloci contropiede di Tawgui o con le combinazioni fra Gileno e Marincich. La Roianese crea pochissime occasioni da goal nonostante un forcing limitato ai minuti di recupero, c’è però anche da dire che il portiere bianconero Candido rimane praticamente inoperoso per l’intera durata dell’incontro. Per come si erano messe le cose, dunque, è un punto sicuramente guadagnato per l’Academy, che dimostra di aver superato le settimane di difficoltà che avevano portato a tre sconfitte consecutive, anche se è prevedibile che l’emergenza assenze continuerà ancora a lungo date le sicure squalifiche in arrivo.
La prossima settimana a Borgo San Sergio arriva l’Isonzo, che segue i lupetti in classifica cinque punti più in basso.
Questa la cronaca del derby:
2′: goal annullato all’Academy: la deviazione in porta di Ruzzier arriva dopo che il pallone era uscito sul fondo al momento del crosso di Tawgui
12′: occasione per la Roianese: un cross dal fondo viene raccolto a centro area da un liberissimo Sammartini, che devia quasi a colpo sicuro. La palla si spegne sul fondo a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Aiello.
21′: inizia i festival delle espulsioni: rosso per Ruzzier, accusato di un fallo che probabilmente aveva subito. Secondo giallo, è già tempo di doccia per il bomber biancorosso.
46′: Tawgui, lanciato sul filo del fuorigioco, raccoglie il pallone, lo controlla e fa partire un tiro appena entrato in area che finisce di poco a lato del palo destro.
61′: ci prova la Roianese, nuovamente con Sammartini che tira da centro area raccogliendo un cross direttamente da calcio d’angolo. Aiello para a terra.
70′: secondo rosso per l’Academy: un fallo da dietro di Vascotto gli frutta l’espulsione diretta. Probabilmente l’infrazione viene valutata da ultimo uomo, anche se in effetti vi sono alcuni giocatori di entrambe le squadra fra il contrasto e la porta. Punizione probabilmente eccessiva, anche se in effetti il fallo è piuttosto evidente ed avrebbe sicuramente meritato l’ammonizione.
76′: buona occasione per la Roianese: Shala si inserisce in area sulla sinistra, il suo tiro di sinistro da ottima posizione finisce altissimo sulla traversa.
83′: arriva il terzo rosso. Una evidente simulazione di Bellussi, che anticipa il contrasto con il neo entrato Cappai saltando ed urlando dal dolore, inganna l’arbitro che decide per l’espulsione diretta. Si scatenano le pesanti rimostranze dell’intera panchina biancorossa e del numeroso pubblico presente, l’errore in questo caso è evidente. Viene espulso per proteste anche Alex de Bosichi, che per l’occasione sostituisce mister Biloslavo, a sua volta squalificato.
97′: Ultima grande occasione per i bianconeri, che sfiorano l’incrocio con un tiro a rientrare dal limite dell’area. Finisce così una lunghissima partita, a tratti emozionante, qualche volta eccessivamente nervosa, mai veramente scorretta. Dieci minuti dopo il triplice fischio, via al terzo tempo comune al chiosco, con birra a fiumi, griglie accese e DJ Set. Terzo tempo che si preannuncia lungo…